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Tracciabilità digitale: I vantaggi delle tecnologie Distributed Ledger

La filiera agroalimentare è un sistema globalizzato e sempre più complesso, nel quale trova spazio un numero crescente di attori. La premessa del documento pubblicato nel 2015 dalla Commissione Europea “You are part of the food chain – Key facts and figures on the food supply chain in the European Union” sottolinea come tutti partecipino in modo diretto o indiretto alla catena alimentare. Ogni attività svolta contribuisce ad aumentare il valore aggiunto del prodotto incrementando il suo valore agli occhi del consumatore, anch’esso figura attiva nella supply chain. La digitalizzazione della tracciabilità, in questo scenario, consente alle aziende di migliorare l’efficienza e l’efficacia del processo produttivo.

L’utilizzo di tecnologie Distributed Ledger (DLT), sistemi basati su un registro distribuito in cui tutti i nodi di una rete possiedono la medesima copia di un database che può essere letto e modificato in modo indipendente dai singoli nodi, semplifica e riduce le tempistiche per la redazione dei documenti e riduce al minimo l’errore umano.Tra le tecnologie Distributed Ledger (DLT), la Blockchain è una soluzione che le aziende stanno maggiormente apprezzando per la garanzia di trasparenza della filiera che offre.La Blockchain è una piattaforma digitalizzata che archivia e verifica le transazioni tra gli utenti di un sistema. Le informazioni, una volta caricate sul sistema dagli attori, non possono essere alterate, modificate o annullate. Questo riduce il rischio di corruzione, massimizzando la trasparenza aziendale e migliorando l’immagine del marchio. Le aziende che offrono tecnologie basate sulla blockchain mettono a disposizione dei clienti delle interfacce che permettono di migliorare la comunicazione con il cliente, rendendola più semplice e diretta.

Nel 2019, i progetti attivi per lo sviluppo e l’implementazione di Distributed Ledger sono stati 488, in crescita del 56% rispetto al 2018.Lo scorso anno, gli investimenti in Italia hanno raggiunto 30 milioni di euro, in crescita del 100% rispetto al 2018. L’implementazione di queste tecnologie viene effettuata in diversi settori, il settore agroalimentare vale il 30% degli investimenti.

In questo ambito il Polo AGRIFOOD collabora al progetto SMAQ, in sinergia con gli altri partner e con la Fondazione CRC, nelle attività di ricerca e valutazione si sistemi innovativi per la tracciabilità, finalizzate alla valorizzazione e promozione delle produzioni alimentari del territorio cuneese.