La Forneria Artigiana Cavanna ha origine da un’idea della famiglia Cavanna, che nel 1995 avvia un’attività volta a fornire un prodotto di qualità, trasformando, attraverso la molitura lenta con macine di pietra Naturale, prodotti cerealicoli coltivati con metodi tradizionali ed ecologici. Questo sistema di lavorazione permette di salvaguardare nelle farine le proprietà dei cereali: nascono così eccellenti farine macinate a pietra naturale, classiche o speciali: farina integrale di Grano Tenero, Farro, Segale, Senatore Cappelli, Mais Pignoletto, di ceci, di castagne), che danno vita a differenti biscotti artigianali (tradizionali, dietetici, senza latte, senza zucchero, leggeri).
La sfida dell’azienda è rivalutare l’antico mestiere del Mugnaio, che nel tempo si è avvalso di tecniche e congegni innovativi, riposizionandolo nel settore dell’artigianato alimentare, per portare avanti una scelta orientata al benessere e alla salute del consumatore. Fin dall’inizio, la Forneria Artigiana Cavanna si è riproposta di utilizzare solamente cereali di qualità garantita, coltivati localmente con metodi ecologici, in appezzamenti di modeste dimensioni, ove il controllo della produzione appare più agevole. La materia prima, di ottima scelta, è costituita da frumento bianco, frumento rosso, segale, orzo e farro ai quali si è aggiunto recentemente il ‘pignolet’, un mais di antiche origini, adatto per la farina da polenta. L’utilizzo dei cereali citati ha permesso la produzione di svariati biscotti, tra i quali spiccano quelli casalinghi, tratti da ricette tradizionali locali, e biscotti appositamente studiati per diabetici, per particolari allergie alimentari o vegani (biscotti artigianali senza latte o senza zucchero e senza Frumento).
La Forneria Artigiana Cavanna, azienda a stretta conduzione familiare, ha compiuto quindi una scelta coraggiosa, di qualità, contro buona parte delle regole che governano la produzione industriale e che proprio per questo risulta essere stata premiata dai consumatori. L’azienda fino al 2010 ha macinato nel mulino Borgogno, di Monastero di Dronero: questo mulino è riuscito a protrarre la sua attività, a differenza di molti altri sparsi sul territorio che, a seguito del mutamento dell’assetto produttivo, sono ormai abbandonati e dismessi. Dal 2005 è diventato però indispensabile attivare un altro mulino. A tale scopo è stato acquistato nel centro di Dronero il Mulino della Riviera, attestato sul Canale Comella, derivato dal torrente Maira.